Situazione attuale/problema
L’agricoltura biologica mira al riciclo interno dei nutrienti, in modo da minimizzare l’apporto di elementi esterni. Nonostante le pratiche di agricoltura biologica, carenze di nutrienti continuano a verificarsi, soprattutto nel caso di aziende in cui il bestiame è scarso o del tutto assente, e presso cui l’accesso a fertilizzanti biologici competitivi sotto il profilo del prezzo è estremamente ridotto. La soluzione riiede nell’ ottimizzazione dell’utilizzo dei nutrienti prodotti in azienda. Cioè:
- compostaggio del letame proveniente dal bestiame o compostaggio di trifogli e letame del bestiame e/ o altri materiali (ad.es. residui dei processi di lavorazione di vino e olio d’oliva)
- produzione di biogas da scarti liquidi
- silaggio di trifogliper fertilizzazione
- eventuali nutrienti ulteriori
Il modello di compostaggio viene qui di seguito descritto in maniera più dettagliata:
Il compostaggio ha una tradizione millenaria nel giardinaggio ma non è stato ancora applicato su vasta scala in aziende produttive. Inoltre, non è stato applicato di frequente con i residui della potaturadi vino e olive. La ragione di ciò consiste nella mancanza di conoscenza circa l’ottimizzazione del compostaggio su scala agricola, o con materiali specifici (come la sansa), oltre alle risorse di tempo e spazio per esso necessarie. Quando il materiale organico viene stoccato sotto forma di cumulo per un certo periodo di tempo, esiste un alto rischio di rilascio di gas-serra, soprattutto di metano e di perdite di nutrienti quali fosforo e azoto liquido per ms.
Qual è il metodo SOLMACC
Gli agricoltori ottimizzeranno il riciclo dei nutrienti, adottando una delle metodologie sopra menzionate. Nel caso del compostaggio, il letame animale e /o i residui di piante, vengono accatastati in un grosso cumulo, che viene regolarmente rimestato, così da ottenere materiale organico stabile (= compost), pronto per l’uso. Compostaggio controllato in sintesi:
- raccolta di letame e /o residui di piante con il corretto rapporto tra carbonio e azoto (non maggiore di 30:1)
- conoscenza approfondita dei processi microbici nel cumulo di compost
- formazione di mucchi di compost in maniera tale da ottimizzare la superficie rispetto al volume per facilitare la trasformazione microbica
- regolare movimentazione dei cumuli di materiale organico tramite una specifica attrezzatura per la movimentazione, ottenuta da un fornitore (attrezzatura affittata), oppure tramite l’utilizzo di attrezzatura interna
- alla fattoria (ad es. un trattore con un elevatore a forca)
- copertura dei cumuli di compost con copertedi lana, con una superficie solida sottostante
- gestione ottimizzata delle risorse umane e di spazio, per integrare il compostaggio nel sistema agricolo
Quali sono gli effetti positivi sul clima
- effetto positivo rispetto alla riduzione delle emissioni di gas-serra, soprattutto metano: rispetto all’immagazzinaggio di letame su di uncumulo aperto, il compostaggio conviene
- effetti indiretti positivi sul potenziale di adattamento ai cambiamenti climatici: rispetto all’applicazione di fertilizzanti minerali, l’utilizzo di compost sui campi, migliora la struttura del suolo
- e’ preferibile per gli agricoltori poter contare su nutrienti che hanno una forma, cosa più facilmente ottenibile per il letame compostato, anziché su materiale fresco che verrebbe applicato al suolo.
- il compost presenta minori rischi igienici rispetto al letame fresco – cosa che può rivelarsi importante nella produzione di vegetali o su pascoli