Per ridurre le emissioni di gas a effetto serra (GHG) nelle aziende agricole SOLMACC, è stata ridotta la frequenza o la profondità delle pratiche di lavorazione del terreno o sono state modificate le attrezzature. Alcuni agricoltori hanno sperimentato un approccio senza lavorazione.
In questo modo si consumano meno combustibili fossili e quindi si riducono le emissioni di CO2. Rispetto alle altre pratiche SOLMACC, questa misura ha implicazioni limitate per la mitigazione, ma aiuta a promuovere la salute e la struttura del suolo, un importante vantaggio per l’adattamento ai cambiamenti climatici per l’agricoltore.
Uno dei lati negativi della lavorazione ridotta è una maggiore pressione delle infestanti che può comportare un abbassamento delle produzioni. Nell’agricoltura convenzionale, questo aspetto è controllato con l’utilizzo di diserbanti che per definizione sono proibiti in agricoltura biologica. Tuttavia, con l’uso di colture di copertura, le giuste tempistiche, con operazioni di gestione del suolo e l’adeguamento delle attrezzature e dei macchinari, la pressione delle infestanti può essere comunque controllata nelle aziende agricole biologiche.